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04 Dicembre 2020

Olio d’oliva extravergine della nostra amata Puglia

Olio d'oliva e olio extravergine: quali sono le differenza? Ve lo racconta Lome Superfruit

Avrete sicuramente sentito dire, o letto su qualche articolo, che l’olio d’oliva Extravergine è migliore di quello senza dicitura “EVO”, ma vi siete mai chiesti come mai e quali sono le caratteristiche che rendono l’uno più “salutare” dell’altro? 

In occasione del lancio del nuovo prodotto disponibile sul nostro shop online, il delicato e genuino olio extravergine d’oliva estratto a freddo a marchio Lome Super Fruit, vogliamo parlarvi di questo prodotto e delle sue caratteristiche che lo rendono così pregiato e desiderato da tutto il mondo.

 

Olio di oliva extravergine: le caratteristiche

Si tratta di un prodotto che deriva dal frutto di un albero secolare tipico del Mediterraneo, l’ulivo, che è tra le specie arboree coltivate da più tempo, si pensa addirittura da ben 6000 anni.

Le aree d’origine si suppone siano state quelle dell’Asia Minore, l’Altopiano Iraniano, le coste siriane e palestinesi. Da qui si è poi sviluppata la coltivazione anche in Italia, grazie alle colonie greche che portarono probabilmente l’usanza anche nella nostra penisola.

 

L’olivo è coltivato sull’intero territorio regionale della Puglia tuttavia, le condizioni microclimatiche differenti del tacco, hanno fatto si che nel tempo si sviluppassero numerose varietà, chiamate cultivar. In generale la Puglia, più di chiunque altro territorio italiano, offre un ambiente piuttosto favorevole alla crescita di questi alberi da frutto, diventati patrimonio nazionale e motivo di forte orgoglio.

 

L’olio è un prodotto estremamente versatile, infatti può essere impiegato in molti settori, non solo quelli gastronomici, ma anche nella cosmesi, mediante produzione di numerosi prodotti per la una del corpo.

 

La classificazione merceologica dell’olio

Ora veniamo a noi: gli oli da olive sono disciplinati da un insieme di norme che ne definiscono le classificazioni merceologiche, l’etichettatura, la presentazione e i parametri chimici e sensoriali che ogni olio appartenente a una determinata categoria deve rispettare.

Restringenti regole controllano l’effettiva classificazione dell’olio questo perché ad oggi è tra gli alimenti più a rischio di frode.

Questo rende il nostro olio sicuramente un prodotto pregiato tanto da essere “imitato” da molti paesi, rendendolo vittima di numerose contraffazioni, come il Made in Italy.

È per questo che sono state classificate le differenti categorie merceologiche per non lasciare nulla al caso e ciò al fie di tutelare un prodotto dalle importanti caratteristiche salutistiche e nutrizionali, quale è l’olio extra vergine di oliva, o semplicemente EVO.

 

La differenza tra olio d'oliva e olio extravergine 

Secondo il Reg. CE 1513/01 sono definiti gli oli vergini di oliva, tutti gli oli ottenuti dal frutto dell’olivo soltanto mediante processi meccanici o altri fisici in condizioni tali per cui non causino alterazioni dell’olio stesso e che non hanno subito altri trattamenti all’infuori del lavaggio, della decantazione, della centrifugazione e della filtrazione, esclusi gli oli ottenuti mediante solvente o con coadiuvanti ad azione chimica o biochimica o con processi di miscelazione con olii di altra natura.

 

Date le linee più generiche del regolamento veniamo invece alle vere e proprie differenze che ci sono tra l’olio d’oliva e l’olio extravergine d’oliva.

Per determinare nello specifico le differenze tra un olio d’oliva ed uno extravergine bisogna sapere quali sono i parametri tecnici per poter affrontare il paragone tra i due.

Il principale parametro chimico, riscontrabili attraverso analisi, che un olio deve rispettare affinché si possa definire extravergine, è l’acidità libera, ovvero la percentuale di acidi grassi liberi contenuti nell'olio, che in un EVO non deve superare lo 0,8% su 100 g di prodotto.

Altrettanto importanti però sono altre caratteristiche che determinano la qualità dell’olio, la sua classificazione merceologica ma soprattutto la sua vendibilità:

  • Perossidi: si tratta di alterazioni che determinano lo stato ossidativo del prodotto, se in un olio è presente una quantità notevole di perossidi, si ha il fenomeno dell’irrancidimento dell’olio in genere dovuto ad una cattiva conservazione del prodotto. Una presenza di perossidi oltre il limite di 20 meq 02/kg rende l’olio non più vendibile.
  • Assorbimento della luce ultravioletta: l’olio è un alimento molto sensibile alla luce, e proprio per questo viene conservato in bottiglie scure o recipienti impermeabili ai raggi ultravioletti. Esistono di conseguenza anche esami che accertano lo stato dell’alimento in base all’esposizione alla luce che determinano lo stato e la salubrità del prodotto.
  • Composti antiossidanti: l’analisi evidenzia la presenza di composti fenolici e tocoferoli, che sono gli elementi antiossidanti presenti nell’olio. Un’alta presenza di questi due composti antiossidanti procura un importante dato sulla qualità del prodotto.

Nell’olio d’oliva, detto vergine, che è il più comune subito dopo l’extravergine, il parametro più importante che ne determina la sua classificazione merceologica è proprio la quantità di acidità libera, che in questo caso deve essere al massimo di 2 g su 100 g di prodotto.

Man mano che questo valore aumenta, scala anche la qualità e la salubrità dell’olio, fino ad arrivare al lampante che per gli alti valori di questi grassi liberi nei trigliceridi, non è affatto commestibile.

 

Fatta questa breve distinzione tra l’olio d’oliva vergine ed extravergine, si può certo dire che altri parametri sono fondamentali per valutare la qualità di un olio della stessa categoria merceologica.

L'olio extravergine di oliva di qualità superiore infatti, dovrà avere un parametro molto importante valutabile con l’assaggio: la piccantezza.

Il piccante è quella sensazione tattile pungente, che nel quotidiano viene percepita come quella sensazione di bruciore alla gola, caratteristica degli oli prodotti all'inizio della raccolta, prevalentemente da olive verdi o appena invaiate e comunque ricche di composti fenolici, che è un buon indice di qualità del prodotto.

 

La nostra Masseria Frutti Rossi, dato il successo ottenuto dai frutti freschi e dai succhi HPP, ha deciso di ingrandire il progetto aprendo le porte a questo meraviglioso prodotto della Puglia, l’olio extravergine d’oliva, buono e salutare, dal sapore intenso ma al tatto delicato per accontentare tutti i palati.

 

Scopri anche tu il nostro olio d’oliva extravergine estratto a freddo, tecnica che consente di non alterare le genuine e salutari proprietà delle olive sul nostro SHOP ONLINE e raccontaci la tua esperienza.

04 Dicembre 2020

Olio d’oliva extravergine della nostra amata Puglia

Olio d'oliva e olio extravergine: quali sono le differenza? Ve lo racconta Lome Superfruit

Avrete sicuramente sentito dire, o letto su qualche articolo, che l’olio d’oliva Extravergine è migliore di quello senza dicitura “EVO”, ma vi siete mai chiesti come mai e quali sono le caratteristiche che rendono l’uno più “salutare” dell’altro? 

In occasione del lancio del nuovo prodotto disponibile sul nostro shop online, il delicato e genuino olio extravergine d’oliva estratto a freddo a marchio Lome Super Fruit, vogliamo parlarvi di questo prodotto e delle sue caratteristiche che lo rendono così pregiato e desiderato da tutto il mondo.

 

Olio di oliva extravergine: le caratteristiche

Si tratta di un prodotto che deriva dal frutto di un albero secolare tipico del Mediterraneo, l’ulivo, che è tra le specie arboree coltivate da più tempo, si pensa addirittura da ben 6000 anni.

Le aree d’origine si suppone siano state quelle dell’Asia Minore, l’Altopiano Iraniano, le coste siriane e palestinesi. Da qui si è poi sviluppata la coltivazione anche in Italia, grazie alle colonie greche che portarono probabilmente l’usanza anche nella nostra penisola.

 

L’olivo è coltivato sull’intero territorio regionale della Puglia tuttavia, le condizioni microclimatiche differenti del tacco, hanno fatto si che nel tempo si sviluppassero numerose varietà, chiamate cultivar. In generale la Puglia, più di chiunque altro territorio italiano, offre un ambiente piuttosto favorevole alla crescita di questi alberi da frutto, diventati patrimonio nazionale e motivo di forte orgoglio.

 

L’olio è un prodotto estremamente versatile, infatti può essere impiegato in molti settori, non solo quelli gastronomici, ma anche nella cosmesi, mediante produzione di numerosi prodotti per la una del corpo.

 

La classificazione merceologica dell’olio

Ora veniamo a noi: gli oli da olive sono disciplinati da un insieme di norme che ne definiscono le classificazioni merceologiche, l’etichettatura, la presentazione e i parametri chimici e sensoriali che ogni olio appartenente a una determinata categoria deve rispettare.

Restringenti regole controllano l’effettiva classificazione dell’olio questo perché ad oggi è tra gli alimenti più a rischio di frode.

Questo rende il nostro olio sicuramente un prodotto pregiato tanto da essere “imitato” da molti paesi, rendendolo vittima di numerose contraffazioni, come il Made in Italy.

È per questo che sono state classificate le differenti categorie merceologiche per non lasciare nulla al caso e ciò al fie di tutelare un prodotto dalle importanti caratteristiche salutistiche e nutrizionali, quale è l’olio extra vergine di oliva, o semplicemente EVO.

 

La differenza tra olio d'oliva e olio extravergine 

Secondo il Reg. CE 1513/01 sono definiti gli oli vergini di oliva, tutti gli oli ottenuti dal frutto dell’olivo soltanto mediante processi meccanici o altri fisici in condizioni tali per cui non causino alterazioni dell’olio stesso e che non hanno subito altri trattamenti all’infuori del lavaggio, della decantazione, della centrifugazione e della filtrazione, esclusi gli oli ottenuti mediante solvente o con coadiuvanti ad azione chimica o biochimica o con processi di miscelazione con olii di altra natura.

 

Date le linee più generiche del regolamento veniamo invece alle vere e proprie differenze che ci sono tra l’olio d’oliva e l’olio extravergine d’oliva.

Per determinare nello specifico le differenze tra un olio d’oliva ed uno extravergine bisogna sapere quali sono i parametri tecnici per poter affrontare il paragone tra i due.

Il principale parametro chimico, riscontrabili attraverso analisi, che un olio deve rispettare affinché si possa definire extravergine, è l’acidità libera, ovvero la percentuale di acidi grassi liberi contenuti nell'olio, che in un EVO non deve superare lo 0,8% su 100 g di prodotto.

Altrettanto importanti però sono altre caratteristiche che determinano la qualità dell’olio, la sua classificazione merceologica ma soprattutto la sua vendibilità:

  • Perossidi: si tratta di alterazioni che determinano lo stato ossidativo del prodotto, se in un olio è presente una quantità notevole di perossidi, si ha il fenomeno dell’irrancidimento dell’olio in genere dovuto ad una cattiva conservazione del prodotto. Una presenza di perossidi oltre il limite di 20 meq 02/kg rende l’olio non più vendibile.
  • Assorbimento della luce ultravioletta: l’olio è un alimento molto sensibile alla luce, e proprio per questo viene conservato in bottiglie scure o recipienti impermeabili ai raggi ultravioletti. Esistono di conseguenza anche esami che accertano lo stato dell’alimento in base all’esposizione alla luce che determinano lo stato e la salubrità del prodotto.
  • Composti antiossidanti: l’analisi evidenzia la presenza di composti fenolici e tocoferoli, che sono gli elementi antiossidanti presenti nell’olio. Un’alta presenza di questi due composti antiossidanti procura un importante dato sulla qualità del prodotto.

Nell’olio d’oliva, detto vergine, che è il più comune subito dopo l’extravergine, il parametro più importante che ne determina la sua classificazione merceologica è proprio la quantità di acidità libera, che in questo caso deve essere al massimo di 2 g su 100 g di prodotto.

Man mano che questo valore aumenta, scala anche la qualità e la salubrità dell’olio, fino ad arrivare al lampante che per gli alti valori di questi grassi liberi nei trigliceridi, non è affatto commestibile.

 

Fatta questa breve distinzione tra l’olio d’oliva vergine ed extravergine, si può certo dire che altri parametri sono fondamentali per valutare la qualità di un olio della stessa categoria merceologica.

L'olio extravergine di oliva di qualità superiore infatti, dovrà avere un parametro molto importante valutabile con l’assaggio: la piccantezza.

Il piccante è quella sensazione tattile pungente, che nel quotidiano viene percepita come quella sensazione di bruciore alla gola, caratteristica degli oli prodotti all'inizio della raccolta, prevalentemente da olive verdi o appena invaiate e comunque ricche di composti fenolici, che è un buon indice di qualità del prodotto.

 

La nostra Masseria Frutti Rossi, dato il successo ottenuto dai frutti freschi e dai succhi HPP, ha deciso di ingrandire il progetto aprendo le porte a questo meraviglioso prodotto della Puglia, l’olio extravergine d’oliva, buono e salutare, dal sapore intenso ma al tatto delicato per accontentare tutti i palati.

 

Scopri anche tu il nostro olio d’oliva extravergine estratto a freddo, tecnica che consente di non alterare le genuine e salutari proprietà delle olive sul nostro SHOP ONLINE e raccontaci la tua esperienza.

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